Nella prima parte sono esaminati gli elementi costitutivi della "rivoluzione" con la quale la Chiesa sancisce la propria unità politico-giuridica e la propria indipendenza dai centri laici del potere (imperatore, re, signori feudali) e viene affrontato l'emergere del diritto canonico, mentre nella seconda è descritta la nascita delle espressioni secolari del diritto: il diritto feudale, il diritto mercantile, il diritto delle città e dei regni. La nostra tradizione giuridica viene così a definirsi nella dialettica, fatta di coesistenza e competizione, tra questi diversi sistemi.