Il volume è la testimonianza dell'ultimo periodo dell'insegnamento bolognese di Pietro Pomponazzi e primo commento rinascimentale a un'opera biologica aristotelica, l'"Expositio super de partibus animalium" (1521-23), qui edita per la prima volta, sta al crocevia tra esplorazione della filosofia della natura di Aristotele e desiderio di denunciarne i limiti.
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Il testo del corso, raccolto da un abile reportator, coglie 'dal vivo' la parola irriverente e paradossale di Pomponazzi, in un latino che combina tecnicismi scolastici e coloriture volgareggianti spinte fino al turpiloquio.