L'Autore, partendo dall'analisi di tre esempi molto significativi di conflitti determinati dall'uso della libertà di espressione (la battaglia femminista contro la pornografia, la rivolta degli abitanti di Skokie, Illinois, contro la propaganda d'odio neonazista e la notissima vicenda dei Versetti satanici, di Salman Rushdie), affronta un tema di notevole difficoltà e, probabilmente, di impossibile soluzione: quello dei limiti giuridici della libertà di parola e della protezione del simmetrico diritto al rispetto, all'integrità dell'immagine. Dopo avere analizzato le due contrapposte strategie giuridiche con cui le società contemporanee trattano l'uso della parola (libertaria e interventista) e, sulla scorta di numerosi esempi, dimostrato con rara efficacia la sostanziale illusorietà di entrambe, Abel nell'ultima parte indica una propria proposta per la soluzione delle problematiche affrontate.