Negli ultimi vent'anni del Novecento si è assistito non solo alla scomparsa dell'economia collettivista e pianificata in Russia e nei paesi dell'Est, dopo il crollo del regime comunista, nonché all'avvento in Cina di una sorta di ‘socialismo di mercato'.
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Si sono delineati altri mutamenti di scenario in seguito agli sviluppi della teleinformatica; all'eclisse del sistema di fabbrica fordista; all'espansione dei flussi finanziari, degli investimenti diretti e degli scambi commerciali su scala planetaria; e, non da ultimo, all'avvento delle biotecnologie. Queste trasformazioni di ordine strutturale, i processi di integrazione economica e la diffusione delle conoscenze hanno aperto la strada a nuove opportunità di crescita delle risorse e di cooperazione internazionale, ma suscitato anche nuovi dilemmi e interrogativi, che riguardano sia le modalità concrete e su basi multilaterali di regolazione del mercato globale e dei suoi effetti indotti; sia la ridefinizione del Welfare State in termini tali da conciliare efficienza competitiva ed equità sociale; sia ancora gli strumenti più idonei per promuovere uno sviluppo autoctono dei paesi più poveri e tutelare i diritti umani e l'equilibrio ecologico.