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Fuori dalle aule, fuori dagli schemi : storia e contenuti dell'outdoor training
Abstract
Aule con gli orizzonti per pareti e cieli per soffitti.
Aule a volte troppo assolate a volte troppo umide.
Aule dove si svolge un particolare tipo di formazione, quella basata sull'outdoor training.
Possiamo definire l'outdoor training "un insieme di attività, svolte prevalentemente all'aperto e con l'ausilio di materiali che provengono dal mondo della natura (come corde, tavole di legno, bastoni_) o dal mondo dello sport (tecniche di alpinismo, roccia, orienteering, rafting) o dal mondo del gioco (palle, pupazzi, cartelloni colorati, hula hoop), che si propone di stimolare e sviluppare nei partecipanti una maggiore capacità di lavorare in gruppo ed un'accresciuta padronanza di sé".
L'outdoor training, infatti, non è "l'ultima moda che arriva dagli Stati Uniti", ma una metodologia formativa vera e propria, che poggia su basi scientifiche accertate e che risponde perfettamente ai bisogni di formazione delle moderne organizzazioni per quello che riguarda la formazione sui comportamenti.
Attraverso le riflessioni e considerazioni raccolte dagli autori durante i corsi erogati nell'ultimo decennio utilizzando questo metodo, quest'opera ne traccia gli strumenti e il percorso più significativo.
Il libro ripercorre la storia dell'outdoor training dalla sua nascita al suo arrivo in Italia, attraverso la ricostruzione storica dei progressi della formazione esperienziale, da Dewey all'Action Learning di Revans, all'Outward Bound di Hann, fino agli sviluppi più recenti della teoria nel campo dell'educazione degli adulti.
Ricco di spunti curiosi e di un'attenta raccolta di case history, è lo strumento ideale per chi vuole avvicinarsi all'outdoor o per chi, avendola già sperimentata, vuole approfondirne la conoscenza.