Pubblicato nel 1978 dall'editore Savelli, Dal fondo quando apparve fu un vero shock per la cultura "alta", perché venivano raccolte, per la prima volta, le poesie dei "marginali": poesie di tossici, di pazzi, di bambini, di donne emarginate, di omosessuali. Poesie bellissime, è inutile dirlo.
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Gli anni Settanta furono anche questo: un esplodere incredibile della poesia come strumento di rabbia sentimentale. Lo conferma, in qualche modo, l'epopea ormai mitica di Castelporziano. Le poesie di questi "marginali" sono attualissime, anche perché i marginali non sono scomparsi, anzi, aumentano, e spesso parlano con la voce della poesia. Le poesie di Dal fondo sono commoventi, struggenti, piene di rabbia e di sgomento.
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