Ne "Le parti degli animali" Aristotele mette a punto l'apparato concettuale sul quale si basa la sua ricerca biologica e zoologica.
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Per comprendere il mondo naturale, il filosofo studia gli esseri viventi, la loro generazione, il loro sviluppo e la loro morte secondo una prospettiva teleologica che, oltre a essere un momento centrale nel suo pensiero filosofico, pone anche le fondamenta di un nuovo e diverso modello di scienza, offrendo ancora oggi un punto di riferimento irrinunciabile per la filosofia, la scienza e il dibattito ancora in corso sulla ragione scientifica e su quella filosofica. L'introduzione di Andrea L. Carbone indaga l'importanza dell'opera nell'insieme del pensiero aristotelico.