La stesura di questo libro si fonda su un paradosso: per essere redatto l'autore ha dovuto ricercare fonti e autori che parlavano di un argomento che era sempre stato trattato in teoria, tramandato solo oralmente e negato alle scritture per salvaguardarne l'intrinseca peculiarità.
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Per duemila anni, i forgiatori di lame in acciaio damasco hanno sempre vietato la divulgazione scritta facendo in modo che solo i loro discepoli più bravi e fedeli potessero perpetuare questa tradizione. In questo modo si tutelava la conservazione e la pratica del mestiere della forgia e la discrezione assoluta nella gestione dei suoi "segreti". Forse i fabbri alimentavano questa atmosfera di mistero per suggestionare una clientela ricca e dalla provata stabilità socio-economica.
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