E' il primo tentativo di reintegrare la cultura musicale e l'immaginario sonoro nel tessuto culturale dell'età tardoantica.
[...]
Il territorio di Ravenna e della Romagna è qui considerato come un laboratorio privilegiato per una ricerca intensiva basata da un lato su una quarantina di reperti archeologici con iconografia musicale e di piccoli strumenti rinvenuti nella regione e dall'altro su alcuni manoscritti circolanti nelle scuole o addirittura confezionati nelle botteghe librarie ravennati tra il V e l'inizio del VII secolo.