Gibellina è una città d'arte, un esempio unico nell'Italia nel dopoguerra. Progettata dopo il terremoto del Belice del 1968, è una città dal disegno singolare, concreto e nello stesso tempo astratto, ricostruita a quindici chilometri dal centro urbano raso al suolo.
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Di Gibellina la Nuova questo libro non propone una guida completa, quanto piuttosto un giro d'orizzonte sui risultati di un intenso sforzo collettivo confluito in più di cento opere estremamente diversificate, per dimensione e per importanza; non solo interventi urbanistici e architetture, con il loro rigore funzionale frammisto a indiscutibili qualità estetiche, ma anche sculture poste a qualificare lo spazio urbano. Un itinerario attento al principio insediativo dei progetti, condotto a partire dai tracciati a scala urbana fino ad arrivare a quella delle singole opere e della loro articolazione, approfondendo l'analisi dei rapporti tra architettura, città e arte, esplorando le frontiere dell'urbanistica contemporanea ed eventualmente il limite del disegno urbano che le separa dall'architettura. Un'occasione per avviare un attento e paziente lavoro analitico destinato a fornire dati significativi per la comprensione dei meccanismi creativi all'interno del fenomeno Gibellina.