Pinocchio, inteso come emblema della repressione educativa borghese, è il protagonista di due libri di Compagnone: "Vita di Pinocchio" del 1969 e "La Vita nova di Pinocchio" del 1971, pubblicati insieme in questo volume.
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Non si tratta soltanto di una riscrittura delle celebri avventure del burattino collodiano, ma di una nuova interpretazione del personaggio a confronto con i miti di ogni tempo. Una satira violenta e dissacratoria della vita e della cultura di un'intera epoca; una protesta che si serve della fiaba di Collodi per rovesciarla con l'acume della razionalità meridionale.