La memoria di Ducci comprende gli anni dell'infanzia e della giovinezza, arrestandosi nel 1938 alla partenza del giovane diplomatico per la sua prima sede estera, il Canada.
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Si tratta dunque di un romanzo "di formazione", che ripercorre l'apprendistato culturale, mondano, amoroso di un ragazzo dell'alta borghesia: la precoce inclinazione alla scrittura, gli incontri con altri apprendisti intellettuali come Moravia, Chiaromonte, Alberto Mondadori, le prime collaborazioni all'"Oggi" di Pannunzio e all'"Omnibus" di Leo Longanesi; i primi passi di una felice carriera di libertino, le prove della guerra d'Africa e degli incarichi iniziali al Ministero degli Esteri.