L'occhio dello storico, in uno sforzo di oggettività, scruta l'uomo - Carlo Mansi (1682-1750) inviato straordinario a Vienna dal '36 al '48 - e ne indaga il retroterra familiare, la preparazione culturale, l'educazione sentimentale, il senso del proprio status e dell'impegno politico; colloca l'attività dell'ambasciatore nell'alveo di una professione dai contenuti e dalle forme ormai ben delineati ma non ancora completamente burocratizzata; tenta di dare ragione della stessa percezione soggettiva dell'occhio dell'ambasciatore.
Lo trovi in
Scheda
PAVU4@Università Pavia. Biblioteca di Scienze Politiche