Il sempre più alto numero di interconnessioni tra un lato e l'altro del globo ci fa parlare oggi dell'esistenza di un "villaggio globale". Ma il mondo, mentre diventa globalizzato, si riduce anche in frammenti secondo una varietà inaspettata di tessere.
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Se ci consideriamo molto più vicini e interconnessi, tutti diversi ma anche simili nel condividere il destino dello stesso mondo, questa stessa condivisione ha fatto anche venire alla luce nuove contrapposizioni tra popolazioni, paesi e nazioni. L'importanza che oggi assume la psicologia culturale nasce anche da queste considerazioni, politiche e non solo scientifiche. Questa disciplina, oggi al centro del dibattito scientifico, non intende dimostrare in che misura e in quali modi noi siamo influenzati dalla cultura nella quale viviamo, ma è un punto di vista con cui studiare e comprendere la vita mentale. Nella prima parte del volume vengono discussi i prerequisiti concettuali necessari per comprendere cosa sia la psicologia culturale, nella seconda e nella terza parte viene mostrato come questa nuova prospettiva permetta di riformulare in modo originale temi "classici" della psicologia come il linguaggio, le storie, l'autobiografia e il pensiero.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici