Rapporti di prefetti e carabinieri, lettere intercettate dalla censura, diari e memorie, rapporti dell'amministrazione alleata, giornali: sono queste le fonti utilizzate dall'autore per affrontare un soggetto ancora poco conosciuto e poco indagato nella storia del primo quinquennio postfascista che si chiude intorno all'ordine sancito dalle elezioni del 18 aprile 1948.
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Al "vento del Nord", ossia alle istanze di rinnovamento politico che la Resistenza, fenomeno essenzialmente settentrionale, aveva cercato di iscrivere nell'agenda dell'Italia post-fascista, si contrappose un Mezzogiorno prevalentemente conservatore, terra di elezione di un "partito moderato sommerso" di cui Imbriani cerca di definire i tratti salienti.