"Aria, vento, luce di una fine - di un secolo 'ormai alle strette', di un millennio che 'va a rompicollo' nessuno sa verso dove.
[...]
Ma cosa può innescare, in un poeta lucidamente disperato e laicamente pensoso come Gramigna, il sentimento della fine, se non più vasta, più acuta, più labirintica esplorazione del possibile? E non solo di quello che s'è fatto, a nostro beneficio o a nostre spese, carne e suono e destino, ma anche dell'altro che non ha avuto corso, che è incappato, schiantandosi nelle orribili secche della Storia." (Giovanni Raboni)