Questo libro magistrale, divenuto nel giro di pochi decenni un classico moderno della storiografia, ci conduce a una sorta di archeologia dell'immagine dell'America nella cultura europea. Davanti a un continente che si presentava come un immenso Altro, fin dall'inizio si accesero le fantasie e le speculazioni.
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Gerbi prende le mosse dalla metà del Settecento, quando il grande naturalista francese Buffon cercò di dimostrare l'inferiorità biologica dell'ambiente fisico e degli animali americani, condanna che l'abate de Pauw estese agli abitanti, a suo avviso fiacchi e impotenti. Ma nessuno dei due aveva mai messo piede nel Nuovo Mondo. L'autore parte da questa calunnia e arriva ai grandi autori dell'Ottocento.