Nei dibattiti all'Assemblea costituente Piero Calamandrei sostenne - facendo riferimento al grande tributo di vite umane imposto dal secondo conflitto mondiale - che il "popolo dei morti" doveva essere riconosciuto come il vero fondamento di legittimità della rinata democrazia italiana.
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In questo volume Leonardo Paggi, assumendo questa prospettiva, riconduce la transizione alla repubblica alla complessiva esperienza della guerra fatta dal popolo italiano, configurandola perciò quale processo più complesso e contraddittorio di quello solitamente identificato con l'inizio della resistenza armata.