Giorgio Montefoschi ritorna al viaggio, una passione che lo accompagna da lungo tempo. E lo fa con lo sguardo che gli è più consono, ossia quello del narratore. L'India, il Nepal ma anche Israele o l'Iran non sono solo mete geografiche ma soprattutto spunti di riflessione, di conoscenza, di comprensione.
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E il suo approccio ai fatti, alle cose, ai luoghi, agli uomini è innanzittutto motivato da una tensione morale, da una necessità spirituale.