Cominciò con la contestazione degli studenti dell'Università Cattolica per un aumento improvviso delle tasse e, nel giro di pochi mesi, tutte le università e tutte le scuole erano in aperta rivolta: sopraggiunse il cosiddetto "autunno caldo" dei grandi rinnovi contrattuali; si aggiunse il desiderio di una ventata di nuovo che attraversava il Paese.
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Poi sopravvennero le violenze degli opposti estremismi finché, il 12 dicembre 1969, una bomba esplosa nella Banca Nazionale dell'Agricoltura, precipitò l'Italia nell'oscura notte della Repubblica.