Protagonisti assoluti di questo viaggio non sono i luoghi, ma le idee, le parole, i fatti, le credenze, la visione del mondo degli africani. Per le fonti, Ramazzotti si affida alle pagine di cronaca nera dei giornali locali e al sentito dire.
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Quel che viene fuori è un vero e proprio zapping tra aneddoti e racconti, che restituisce l'immagine di un'Africa caotica, vorticosa, disperata, colorata, cruenta, magica, incantata, vera. Ramazzotti riflette, con onestà e senza retorica, sul significato della parola "sviluppo", sull'orrenda bellezza dello stato di natura in cui vivono molti africani, sul significato della morte a queste latitudini, sulla violenza.