Forse non c'è fenomeno più interessante e misterioso della coscienza, un concetto che ha avuto una strana storia. Per secoli si è creduto che tutto quello che succedeva nella nostra testa fosse, almeno potenzialmente, cosciente. La coscienza è stata cosi confusa con la mente, con la psiche, con lo spirito o con l'anima, e tutti questi termini sono stati usati come sinonimi.
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Poi improvvisamente qualcuno ha scoperto che non tutti i fenomeni psichici sono consci ed è cominciata l'era dell'inconscio, che da aggettivo è divenuto sostantivo, e compare spessissimo nei nostri discorsi come un vero e proprio deus ex machina. Questo saggio parla di mente, di emozioni e di coscienza e cerca di mettere a fuoco i rapporti fra queste tre entità e di rintracciarne i legami, senza trascurare l'altro nodo problematico rappresentato dalla razionalità e dal suo rapporto con la coscienza stessa. Dopo un capitolo introduttivo sul cervello e sulla mente in generale, si passa a trattare delle emozioni, e in particolare dell'amore, per poi affrontare, nel terzo capitolo, il problema della coscienza. L'ultimo capitolo è dedicato a delineare una teoria dell'Io e del suo rapporto con il mondo e con il corpo.