Frutto di una ricerca collegiale, coordinata da Antonio Donno e Giuliana Iurlano, il volume offre al lettore e agli studiosi di relazioni internazionali, e non solo, un quadro completo, fondato su una vastissima gamma di fonti archivistiche, della politica della prima amministrazione Nixon verso la questione mediorientale, intesa in senso ampio, vale a dire non solo rispetto al conflitto arabo-israeliano, ma anche alle relazioni di Washington con Ì sìngoli paesi della regione. Avvalendosi del formidabile contributo di Henry Kissinger, Nìxon e la sua amministrazione svilupparono un'azione tesa a preservare le posizioni acquisite nella regione dagli Stati Uniti grazie alla schiacciante vittoria di Israele nella guerra dei sei giorni e agli sviluppi successivi che si concretizzarono nel passaggio dell'Egitto di Sadat dalla sfera sovietica a quella americana e che portarono più avanti al trattato di pace tra Egitto e Israele. L'egemonia di Washington nella regione, a spese dell'Unione Sovietica, sancirà il ruolo preminente che gli Stati Uniti assumeranno nei decenni successivi in un'area di vitale interesse strategico ed economico.