Il volume esamina la cartella clinica, considerata dalle più recenti svolte giurisprudenziali il perno su cui sempre più spesso ruota tutto il giudizio della responsabilità medica.
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Le omissioni imputabili al medico nella redazione della cartella clinica rilevano come figura sintomatica di inesatto adempimento, per difetto di diligenza; il medico si trova, infatti, nella posizione di essere al tempo stesso autore della condotta e redattore del documento che quella condotta deve riportare. Di più: in virtù del principio di vicinanza o prossimità della prova, la difettosa tenuta della cartella clinica, non solo non esclude il nesso eziologico tra la condotta del medico e il danno patito, ma consente di ritenerlo accertato tramite il ricorso a presunzioni. Tale orientamento giurisprudenziale potrebbe però ingenerare una burocratizzazione eccessiva della cartella clinica e di tutto il rapporto tra paziente e medico, che si vede oramai quasi obbligato a rifugiarsi nella c.d. "medicina difensiva".
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PAVU8@Università Pavia. Biblioteca di Area Medica "Adolfo Ferrata"
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Università Pavia. Biblioteca di Area Medica "Adolfo Ferrata"