La decolonizzazione africana ha avuto uno spazio rilevante nella politica estera del Partito comunista italiano e nell'elaborazione di un nuovo internazionalismo. Sulla base di un ingente materiale documentario, il volume ricostruisce l'impegno comunista in Algeria, nelle colonie portoghesi (Guinea Bissau, Angola, Mozambico) e nel Corno d'Africa.
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Attraverso una politica "africana" - oscillante fra ideologia e pragmatismo, ma espressione di una posizione 'terza' rispetto al pur imprescindibile rapporto con l'URSS - il PCI ha contribuito a sostenere sul piano ideologico e politico le lotte di liberazione e a tenere in vita la pur fragile prospettiva di una "via africana al socialismo". Il confronto con i nodi irrisolti dell'Africa postcoloniale, nonché con un quadro internazionale assorbito dalla guerra fredda, faceva maturare la percezione, pur indecifrata, di una crisi dell'afromarxismo come fondamento ideologico dello Stato africano indipendente. Il ritiro dell'azione comunista dalla scena africana dopo la morte di Berlinguer e il 1989, ha lasciato privo di eredi il crescente lavorio di oltre un ventennio.
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PAVU4@Università Pavia. Biblioteca di Scienze Politiche