Trattasi di un lavoro monografico approfondito ed analitico sui due istituti, la prelazione ed il retratto. La prelazione accorda una posizione di preferenza caratterizzata da una duplice eventualità; che il soggetto passivo decida di vendere e che il soggetto attivo decida di avvalersi della propria posizione di priorità.
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Se si verificano entrambe le condizioni, ma non è rispettata la precedenza accordata ad un soggetto nei confronti di altri, l'ordinamento attribuisce con il retratto un potere di conformazione in forza del quale la scelta tra esercizio positivo o negativo dipende solo dalla tempestiva decisione del titolare stesso e non già dal verificarsi di altre condizioni. Si è tentato di ricostruire, alla luce della giurisprudenza e della dottrina più rilevante, il ruolo e la funzione della prelazione e del retratto all'interno del nostro ordinamento. In particolare, con la volontà di non limitarsi ad un lavoro prettamente sistematico, si sono approfonditi, in modo ragionato, alcuni degli aspetti più rilevanti di questi istituti. Si è scelto di procedere, in primo luogo, ad una macro distinzione tra prelazione legale e prelazione convenzionale per poi proseguire, alla luce della stessa, all'individuazione delle differenze e delle analogie più significative; successivamente, si è affrontato il tema del retratto rapportando la sua funzione e la sua ratio anche a quella dell'istituto della prelazione.
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PAVU3@Università Pavia. Biblioteca di Giurisprudenza