Le parole dell'eretico Savonarola, riscritte da Stefano Massini, tornano qui interpretate da don Andrea Gallo, il sacerdote più famoso e anticonformista d'Italia.
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E diventano attualissime.
Il bene comune, la guerra, la corruzione del potere, compreso quello ecclesiastico, sono temi di un'impressionante contemporaneità, da cui il Don parte per narrare aneddoti originati dalla sua vicenda di prete militante. Ne esce un ritratto dettagliato dell'Italia di tutti i giorni, che già il frate domenicano definiva «la vacca italiana».
Il libro contiene un'intervista a don Gallo.
«Non ho trovato io il titolo, eppure mi ci ritrovo benissimo perché, pur rispettando qualunque scelta originale cristiana, sia quella, per esempio, del monaco, testimone di Cristo, anonimo, silenzioso, sia quella del predicatore, che esercita il crisma della divulgazione, trovo che avendo questo compito, lo miq parte stia proprio nel tentare ogni giorno di coniugare questi due aspetti. E allora non taccio, non si può tacere: è questo il punto, c'è immediatamente un'indignazione. Non può il cristiano rimanere, come dice Savonarola, nella più completa indifferenza, per usare quella parola che è stata rilanciata da Gramsci: rimanere nell'indifferenza, rimanere tranquilli. Non taccio, non posso tacere di fronte a certe cose, perché è mio dovere di cittadino, di cristiano, e di prete».