Una nuova traduzione dell'Apocalisse di Giovanni, per restituire alla 'lettera" la sua brutale animazione, e un commento che indaga sulla musica della fine del mondo e sulla natura di una scienza dei suoni assoluta, libera da ogni repertorio riconoscibile.
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Il tutto è condotto con un'applicazione spietata e quasi con persecuzione esegetica, dove la spietatezza della ricerca e delle dimostrazioni è l'inevitabile risultato dello studio di un testo estremo, di una materia che tratta esibizioni e spettacoli inauditi e inaudibili. Vengono esaminati gli squilli di tromba per la distruzione e per la resurrezione, tutti i tipi di urli, il virtuosismo vocale angelico e le glorificazioni, l'intelligenza armonica del disastro ultimo e l'istituzione del silenzio della Gerusalemme finale.