Parecchi lustri dopo i primi saggi montaliani, apprezzati dallo stesso poeta, gli scritti di tempi diversi qui raccolti documentano "una lunga fedeltà". Testi e passi celebri ricevono luce da una rilettura partecipe e sintonica, a volte filologica, avversa a riduzioni banalizzanti e "microstoricistiche".
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Montale rivive in queste pagine anche nel paesaggio ligure, nel nuovo paesaggio fiorentino, nell'esperienza cruciale di Arsenio riesaminata a fondo, nel messaggio estremo del Diario postumo.
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