"Questo lavoro corrisponde a una specie di diario, o meglio a un resoconto stilato dopo trent'anni di pratica e di ricerca (ovvero di una pratica che consiste nella ricerca). Non ha nulla di sistematico, anzi, andrà piuttosto considerato come un contromanuale.
[...]
Per questo ho fatto ricorso allo stratagemma dell'abecedario: senza l'appiglio delle sue ventuno voci, credo difatti che, una volta scoperchiato il vaso di Pandora della poesia, sarei stato spazzato via da tanta furia. Ho scelto di afferrarmi al loro esile traliccio, per raccontare qualcosa della mia esperienza, dalla A di 'autore' alla Z di 'zeppa'".