Questo è qualcosa di più di un libro di storia. E' la prima riflessione sulle conseguenze per la Sicilia di due avvenimenti di capitale importanza nella storia dell'Occidente: la fine del bipolarismo e la realizzazione dell'Europa unita.
[...] Un'autocoscienza da soggetti della storia, non più un'immagine da oggetti di appetiti coloniali secondo la prospettiva dominante della intelligenza siciliana. Una visione alla Goethe e non alla Caracciolo. Di essa, lo storico siciliano offre un saggio (che contiene un appello a una nuova idealità), delineando entro un agile argomentare il sistema dei caratteri originari dalla preistoria all'oggi.
Francesco Renda è professore emerito di Storia Moderna nell'Università di Palermo.