Il libro dibatte le differenti tesi che vogliono spiegare i processi evolutivi. Invocare semplicemente il caso per spiegare l'emergere di una particolare forma vitale significa scalare il Monte Improbabile dal lato più ripido, dalla "parete Nord".
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Le variazioni cumulative, lente, costituite dall'accumularsi di procedimenti successivi di "selezioni" naturali, corrispondono invece ai sentieri più dolci sull'altro lato della montagna. La selezione naturale spinge l'evoluzione lungo le pendici del Monte Improbabile, ma questa pressione non produce effetti se non si verificano mutazioni genetiche. Ci sono a questo proposito due scuole di pensiero. La tesi dell'autore è che le variazioni genetiche si produrranno comunque.