La parola moralisti evoca tutto un mondo scomparso: i moralisti greci e romani, i moralisti cristiani, i moralisti francesi e inglesi. Perché scomparso? Perché non può esserci moralismo senza un idea dell uomo ossia senza un umanesimo purchessia. Ora proprio l umanesimo è il grande sconfitto di questa prima metà del secolo.
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Basta, per esempio, dare un occhiata alle arti per rendersi conto che tutto ciò che è umano e umanistico annoia, irrita, ripugna, appare irreale, superfluo, inutile. Correnti come l astrattismo in pittura e scultura, la composizione dedecafonica ed elettronica in musica, l ermetismo e il surrealismo in poesia, il visivismo nel romanzo, il funzionalismo in architettura sono antiumanistiche. Pure antiumanistiche sono le mode dei diversi primitivismi che si seguono regolarmente da quarant anni a questa parte.%Si potrebbe far risalire alla rivoluzione industriale e al conseguente fenomeno della produzione in serie l antiumanesimo contemporaneo. Ma la rivoluzione industriale non può spiegare che l aspetto diciamo così orizzontale ossia estensivo del fenomeno. Verticalmente ossia in profondità, la svalutazione dell umanesimo sembra che si debba attribuire alla prevalenza, in questa prima metà del secolo, delle tendenze distruttive e mortuarie su quelle creative e vitali.