Come molti scienziati e divulgatori della generazione precedente con i quali condivide un’idea democratica di cultura - basti ricordare il monzese Paolo Mantegazza, suo maestro, e Antonio Stoppani, di Lecco -, nativo di Mortara anche Luigi Mangiagalli emigra a Milano, città che esalta la volontà di emancipazione di chi accoglie.
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E infatti la sua è una storia di progressiva “scalata sociale” e affermazione professionale, degna di un autentico self-mcide man, il prototipo dell'uomo che si fa da sé disegnato da un altro scienziato all'epoca molto popolare, Michele Lessona, l’autore del bestseller Volere è potere (1869).
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