Questo terzo annale di IPOL raccoglie il lavoro svolto a Torino nel corso di un anno da psicoanalisti di diversi Paesi europei in occasione dei seminari dell'Antenna clinica IPOL.
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Il titolo riprende quello del seminario tenuto da Lacan nel 1954-55, "L'Io nella teoria di Freud e nella tecnica della psicoanalisi", in cui Lacan distingue l'Io in quanto costruzione immaginaria dall'Io in quanto funzione simbolica. Quest'ultimo corrisponde al soggetto inconscio, colui che parla e che sogna, la vera scoperta di Freud, funzione simbolica e quindi di linguaggio. Al cuore della psicoanalisi freudiana si trova infatti una constatazione di portata sovversiva, fondata sull'esperienza clinica: "l'Io non è padrone in casa propria". Padrone è piuttosto l'inconscio, che non solo non siamo in grado di governare ma di cui conosciamo assai poco. Freud si assoggetta a questa scoperta e si dedica inizialmente allo studio delle formazioni dell'inconscio e al tentativo di decifrarne il messaggio. Nelle numerose revisioni teoriche che proporrà nel corso degli anni, in nessun momento farà marcia indietro su questo punto fondamentale: al cuore della psicoanalisi è l'inconscio. È questo il punto da cui riparte Lacan con il suo insegnamento. È questo il "ritorno a Freud". Il volume presenta studi e riflessioni sul seminario del 1954-55, in cui Lacan dedica il suo interesse soprattutto alla funzione simbolica e compie un passo oltre l'intersoggettività...
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici