A metà tra il diario di viaggio d'un vecchio viaggiatore e il saggio d'un colto amante d'arte, in parte ancora guida all'Abissinia e racconto d'un sentimento, il libro nasce come divertissement d'un autore di testi personalissimi che hanno esplorato l'Africa da vicino e nel profondo.
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L'autore, in bilico tra giornalismo e ricerca, descrive un'Abissinia che non è soltanto l'acrocoro etiopico, geografia politica, intrigante rebus dell'Italia della prima metà del secolo scorso, ma soprattutto il luogo di un'arte straordinaria fiorita in mezzo all'Africa, ispirata alle eccellenze del Mediterraneo. Potrebbe anche essere il primo libro sulla storia dell'arte dell'Abissinia.