"II libro non è forse un capolavoro ed è pieno di difetti... Eppure c'è qualcosa di strano: forse è davvero il libro della nuova generazione, ma certo c'è qualcosa che non si è ancora visto in altri libri nuovi.
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Il senso della vanità, dello scombinamento, della sconnessione di questa nuova generazione alla James Dean: sporchi, poveri, avidi di emozioni, ignari di leggi morali e così via. Può darsi che questo scrittore trentacinquenne diventi proprio il simbolo della nuova generazione." Era il 1957 e Fernanda Pivano, giovane come è sempre stata, in un giudizio di lettura caldeggiava con forza e passione la pubblicazione di On the road, scritto da uno sconosciuto Jack Kerouac. Da allora la mitica Nanda non ha mai smesso di combattere per promuovere l'amore per la letteratura e la libertà. Prima facendo scoprire all'Italia le meraviglie ruvide della Beat Generation, poi appoggiando e caldeggiando i nuovi autori con spirito libero e ribelle. Questo libro, che contiene fra l'altro molti suoi giudizi di lettura ancora inediti, arriva a un anno dalla sua scomparsa come un testamento, un lascito alle nuove generazioni, una biblioteca ideale di cento titoli per farsi contagiare dalla passione per la lettura e per la libertà.