L'estensione della centralità del concetto di bellezza. La specificità della consistenza materiale del monumento in rapporto alla diversità delle alterazioni contestuali. L'equivoco del diritto ad una creatività assoluta. L'esigenza di restituire compiutezza al tessuto urbano e a quello storico rurale. Compiutezza e omogeneità generatrici di bellezza armonica in senso moderno.
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Trattamento di ambiente e territorio come in un restauro monumentale. Necessità di un riferimento a grammatica e sintassi secondo una lingua tradizionale. Ripudio di rammendi nel tessuto col filo cromaticamente e tipologicamente a contrasto. Facendo seguito ad una tutela intesa su base politica, ideologica, economica, l'intrapresa di una tutela controllabile prioritariamente sotto il profilo estetico. L'itinerario metodologico definito nella concezione di un restauro urbano armonico. Concepibile su base catastale, su modello tipologico, in riferimento a caratteri costruttivi premoderni. Nella direzione di un'interpretazione omeomorfica del restauro urbano. Identificabile con un concetto di modernità. In base ad un criterio di bellezza, armonia e relatività del concetto. Dal quale siano indotte demolizione e concezione in replica sapiente finalizzate al recupero della bellezza di città e territorio. In una dilatazione della qualità urbana che attraversi una equilibrata articolazione di polarità storiche. Con introduzione di Pierluigi Cervellati.
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