L'Ottocento è tutto e il contrario di tutto. È Verdi e Wagner. Ora si nasconde in una foresta di simboli, ora porta in luce la lotta per la vita e il progresso. Per Luigi Baldacci è il secolo che non è mai finito. I suoi miti, le sue ideologie, la ricerca di un linguaggio medio e la spinta avanguardistica sono ancor oggi moneta in corso.
[...]
Detto questo, il titolo del libro, "Ottocento come noi", ha il carattere di una conseguenza. Già il pezzo d'apertura, "Il nulla secondo Leopardi", sta a indicare una linea che toccherà Verga e Pascoli per continuare nel Novecento, senza pretendere di esaurire il discorso sull'Ottocento, che fu anche il secolo dell'idillio sociale e dell'arroccamento su posizioni di strenua conservazione.