Negli ultimi anni il concetto di Sviluppo Sostenibile è frequentemente evocato in documenti normativi di diversa natura (Costituzioni, Trattati, Convenzioni, Dichiarazioni, accordi commerciali, etc..
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), nei quali viene identificato vuoi come valore, vuoi come obiettivo, vuoi ancora come paradigma regolativo di riferimento per i legislatori e per gli attori economici, in particolare per le imprese multinazionali. L'idea di indagare le possibili interconnessioni tra il diritto del lavoro e lo Sviluppo Sostenibile nasce dall'osservazione delle analogie riscontrabili tra il paradigma assiologico dello Sviluppo Sostenibile e gli scopi ed i valori sottesi alla disciplina giuslavorista. Riflettendo, infatti, sui concetti fondanti lo Sviluppo Sostenibile è possibile rinvenire una duplice, significativa, comunanza con i principi fondamentali del diritto del lavoro. La prima assonanza si esprime in termini valoriali, con esplicito riferimento ai comuni valori della solidarietà tra generazioni e dell'interesse all'eliminazione delle disuguaglianze. La seconda è rinvenibile in termini metodologici, con riferimento al contemperamento, promosso da entrambi i paradigmi, di interessi assiologici confliggenti, specificatamente quelli sociali e quelli economici.
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PAVU3@Università Pavia. Biblioteca di Giurisprudenza