Marco Aime, forse il più noto antropologo italiano, ci consegna una vera etnografia del movimento No-Tav e delle lotte che da anni infuocano la val di Susa. Non un saggio contro i treni ad alta velocità, ma un lavoro di osservazione partecipante che racconta l'incontro con la popolazione locale e con i militanti arrivati da tutta Europa per dire che la val di Susa non si tocca.
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Fino ad alcuni anni fa parlare di val di Susa significava evocare immagini di montagne ricche di storia, celebri monasteri, rifugi cari agli escursionisti e ascensioni alpine come quelle al Rocciamelone, al Niblé, al Sommeiller. Da una ventina di anni a questa parte, invece, val di Susa è diventata sinonimo di lotta. Una lotta dura, intrapresa dagli abitanti della bassa valle e ben presto travalicata oltre i confini nazionali. Ma cosa rappresenta la val di Susa? Un ultimo baluardo di resistenza contro le richieste, spesso miopi, della modernità? Con questo libro Marco Aime ci consegna delle lenti per poter leggere meglio i difficili cambiamenti di una valle che ha deciso di non accettare le decisioni calate dall'alto
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici