Nella percezione comune, i secoli che intercorrono tra la fine della romanità e la stesura dei primi testi in volgare sono secoli "vuoti", nei quali l'attività letteraria è assente o priva di interesse.
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Essi vedono invece una consistente e ininterrotta produzione di opere in latino, che rappresenta un elemento di continuità, ma anche di innovazione, fra l'antico e il moderno, e che occupa uno spazio ben definito nella tradizione intellettuale europea. Nel volume si segue un percorso storico di avvicinamento alla letteratura latina del medioevo, partendo dai suoi presupposti tardoantichi e giungendo fino alle prime manifestazioni dell'umanesimo; si introducono gli autori, i testi e i generi più significativi, collegandoli alle condizioni sociali e culturali dell'epoca; si presenta un caso di studio che esemplifica metodi e problemi della ricerca in questo campo; si forniscono al lettore, anche non specialista, le necessarie indicazioni bibliografiche per accedere alle opere mediolatine.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici