Il Medio Oriente era un vulcano pronto a esplodere da decenni. La scossa è arrivata all'inizio del 2011 e ha, partendo dalla Tunisia, rapidamente investito l'Egitto, la Libia, lo Yemen, la Siria, il Bahrein, la Giordania, il Marocco e l'Algeria, facendo tremare dalle fondamenta tutti i regimi dell'area.
[...]
Il volume ripercorre le tappe fondamentali del confronto dei paesi arabi con l'Occidente, dai tentativi riformistici dell'Impero ottomano alla fine dell'Ottocento al moltiplicarsi dei conflitti nel Novecento, dall'imporsi di ideologie secolari del riscatto alla deriva islamista radicale, uno dei risultati più negativi della costante negazione della democrazia che ha caratterizzato tutti i regimi mediorientali nel XX secolo, con le uniche eccezioni di Israele e della Turchia. Non manca, tra gli attori di questa storia contemporanea tra le più convulse del pianeta, il petrolio. Da solo il Medio Oriente vanta il 56,6% delle riserve mondiali di greggio e il 40,6% di quelle di gas: quanto basta per minare la stabilità della regione, oggetto dei desideri e delle interferenze delle potenze di ieri e di oggi, e quanto basta anche a giustificare la sopravvivenza fino al terzo millennio di regimi anacronistici e totalmente illiberali, tollerati dall'Occidente proprio perché garanti dei rifornimenti energetici. Parlando di Medio Oriente dovremo perciò tenere nel dovuto conto che è una delle regioni del pianeta più importanti negli equilibri internazionali...
Lo trovi in
Scheda
PAVU4@Università Pavia. Biblioteca di Scienze Politiche