A Pompei è la decorazione parietale quella che fornisce a noi il più gran numero di testimonianze della pittura antica, particolarmente romana, fino al fatale anno dell eruzione. Se ne suole fare una classificazione la quale a sua volta serve quasi da schema applicabile a tutta la pittura romana coeva alla vita di Pompei.
[...]
Quattro stili sono stati distinti nella pittura parietale pompeiana: il quadro figurato, grande o piccolo che sia, quando c è, costituisce l elemento centrale. Dall Oriente greco e diffuso durante il tardo ellenismo è il primo stile: sulle pareti con riquadri di stucco talvolta bianco, talvolta colorato, si imita la struttura in blocchi degli edifici greci. Col secondo stile, anch esso di provenienza greco orientale ma sviluppato e maturato in Italia Meridionale nell ultimo secolo della repubblica e poi in età augustea, la parete riceve una decorazione di elementi architettonici, colonnati, muri, esedre, ecc., una architettura che dà l illusione di un ulteriore spazio al di là della parete. Nel terzo stile la partizione della parete non è data più da elementi architettonici bensì da inquadrature geometriche, mentre nel quarto ritornano le architetture, ma concepite in modo fantastico, con scorci scenografici.