Muovendo da una suggestiva consonanza fra genetica e costituzionalismo, l’opera si presenta come una grammatica della articolata e feconda relazione fra queste due discipline, la quale costituisce, per il giurista, una sfida insieme affascinante e complessa.
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Avvalendosi dei paradigmi del diritto costituzionale e impiegando la genetica medica quale spazio privilegiato di osservazione, si propone una lettura innovativa degli impatti che dinamiche scientifiche e tecnologiche evolutive, in parte consolidate e in parte appena avviate, hanno prodotto e producono sullo statuto costituzionale della persona. La considerazione di tre peculiari dimensioni rilevanti di ‘relazione’, ‘spazio’ e ‘tempo’ consente di mettere in luce come la promozione della centralità della persona, negli ambiti indicati, richieda, al contempo, una attenta riconfigurazione di categorie giuridiche e diritti tradizionali e una valorizzazione di forme di responsabilità, funzionali a un pieno ed effettivo affermarsi del principio di autodeterminazione.
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PAVU3@Università Pavia. Biblioteca di Giurisprudenza