Germanico e sua moglie Agrippina Maggiore, la sua numerosa famiglia (nove figli di cui ne morirono tre in tenera età) incarnarono nella Roma di Tiberio un modello politico nuovo, che guardava oltre i confini della tradizione e si apriva a elementi che erano rimasti al di fuori fino ad allora dalla scena del potere.
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Portavano il sangue dei Giulii e quello dei Claudii, e ciò era il presagio di una sintesi, che nella seconda parte della dinastia si estese fino a coinvolgere anche la parziale ma rilevante ripresa dell' eredità di Marco Antonio e di alcune linee della sua politica. Il volume, frutto del Convegno internazionale tenuto nell' inverno del 2019 a Perugia analizza in particolare come la figura di un grande personaggio, che non riuscì a consacrarsi appieno, improntò tuttavia di sé non solo una parte rilevante del regno del primo successore di Augusto, ma anche le successive partite interne alla prima dinastia per la successione al potere i cui esiti, non certo per un caso, videro l' affermazione consecutivamente del figlio, e poi del fratello e del nipote di Germanico.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici