L’anonimo autore della Historia Augusta rivitalizzò in età tardoantica il genere letterario della biografia imperiale, in ciò forse stimolato dal confronto con l’allora fiorente genere della biografia sofistico-filosofica.
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Tuttavia la scarsità di notizie fattuali, relative soprattutto al retroterra personale dei cosiddetti Soldatenkaiser, e la condensazione della narrazione storiografica ridotta alla scansione schematica dei regni di ogni singolo imperatore, indussero l’anonimo compositore a supplire alla carenza di materiale biografico reale confezionando informazioni analoghe a quelle del modello rappresentato dalle rubriche classiche, ravvisabili ad esempio in Svetonio e forse in Mario Massimo, e attribuendole alla autorevolezza di fittizi scrittori greci o latini.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici