La liederistica schubertiana rientra in quel contesto culturale che non solo costituisce un banco di prova per cantanti e pianisti da quasi 200 anni, ma rappresenta anche una vera e propria antologia poetica di produzione sette-ottocentesca. I tedeschi ne hanno fatto un monumento della loro cultura e la musicologia ne fa uno dei capisaldi dei suoi studi.
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Definire tuttavia questo volume "solo" uno strumento per gli amanti delle Romanze per voce e pianoforte è alquanto limitativo. Trattasi anche e soprattutto di una raccolta organica di poesia tedesca ed europea di alcuni tra i maggiori autori: Goethe, Shiller, Schlecta, Schober, ma anche, e soprattutto forse, di nomi meno noti come Pichler, Collin, Reissig. E poi ancora Eschilo, Anacreonte; e Metastasio, Goldoni, Petrarca che contribuiscono, nella loro originale versione italiana, a costituire il corpus dei 600 Lieder, qui integralmente proposto, con testo originale a fronte, nella curatela di uno dei nostri più riconosciuti traduttori e studiosi di poesia tedesca: Olimpio Cescatti.