Una testimonianza autentica che è anche un omaggio alla città. Perché "avere cura" anziché solo progettare, pianificare? Perché si tratta di "amare" la città, viverla, migliorarla.
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Per anni è prevalso un blocco ideologico in tema di pianificazione edilizia e territoriale, che ha imposto parametri rigidi pensati per schematizzare il modo di vivere: gli amministratori hanno avuto a che fare con numeri, non con cittadini. Finalmente una impostazione innovativa: centri storici e periferie, auto e metropolitane, commercio e bottega, arte e industria, pubblico e privato, cultura e scienza, tutto diventa l'azzardo per una città restituita alle persone. Una città del fare, presa del viaggio della vita, dove l'ospite è accolto.
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