Il volume della "Storia di Cremona" dedicato al Quattrocento segue, come dì consueto ad un anno dì distanza, quello sul Trecento, venendo così a concludere il trittico dedicato al Medioevo avviato nel 2004.
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La collana, giunta ormai al VI volume, è promossa dal Comune dì Cremona con il sostegno delle istituzioni, Provincia di Cremona e Camera di Commercio, e della Banca Cremonese di Credito Cooperativo. Il cruciale momento storico che vede la conclusione della fase medioevale e il passaggio al Rinascimento viene letto attraverso l'approfondimento degli aspetti polìtico-istituzionali, indagando in particolare il ruolo rivestito dalle classi dirigenti nei rapporti intrattenuti con le diverse dominazioni susseguitesi: in questo contesto spiccano le figure di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, che sempre predilesse Cremona, sua preziosa dote e luogo delle sue nozze. Emerge anche il quadro delle relazioni, spesso conflittuali, tra la città, il territorio da essa dipendente e le terre cosiddette 'separate', relazioni che si collegano alle strategie ducali per le fortificazioni e gli apparati difensivi del Cremonese. Non sì tralascia tuttavia l'approfondimento dei temi della storia sociale ed economica, che vede il dispiegarsi della vivace attività imprenditoriale delle corporazioni mercantili e artigianali, mentre assume sempre più importanza il problema della sistemazione idraulica del territorio. Adeguato rilievo, come già nei precedenti volumi sul Medioevo, è attribuito all'evoluzione delle istituzioni ecclesiastiche e alla vita religiosa, alla cultura, nel periodo che vede tra l'altro la nascita della stampa, all'architettura e alle arti figurative. Siamo grati pertanto ancora una volta al comitato scientifico, ai curatori del volume, agli autori e a tutti coloro che stanno rendendo possibile la puntuale prosecuzione della prestigiosa collana.